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Cessioni del Quinto

Cessione del Quinto:
la soluzione per Dipendenti e Pensionati

Sei un Dipendente pubblico, Privato o un Pensionato e hai bisogno di un sostegno finanziario affidabile? Con la nostra Cessione del Quinto, trovi la risposta su misura per i tuoi bisogni.

Vantaggi esclusivi della Cessione del Quinto

  • Rata chiara e fissa mai sopra il 20% del tuo stipendio netto o pensione, trattenuta direttamente alla fonte. Zero sorprese!
  • Importi rimborsabili in comode rate fino a 120 mesi.
  • Anticipo finanziario, un sostegno iniziale per affrontare subito le tue spese.
  • Dimentica la necessità di un coobbligato.

Perché scegliere la Cessione del Quinto

  • Comodità: l'addebito avviene direttamente in busta paga o cedolino.
  • Flessibilità di estinzione anticipata: Hai la libertà di estinguere anticipatamente il tuo finanziamento in qualsiasi momento, secondo le condizioni stabilite nel contratto. Ti illustreremo con trasparenza tutti i dettagli, incluse le eventuali penali previste, sia per l'estinzione con fondi propri che in caso di rinnovo, permettendoti di fare una scelta informata quando lo desideri.

Che cos'è la Cessione del Quinto?

La Cessione del Quinto è un credito non finalizzato, garantito dal reddito del richiedente (dipendente o pensionato).

La Cessione del Quinto è quindi un prestito garantito, riservato a lavoratori dipendenti e pensionati e il finanziamento si estingue attraverso la trattenuta diretta dal netto in busta paga / pensione di una rata mensile pari, al massimo, ad un quinto dello stipendio o della pensione.

Come funziona la Cessione del Quinto?

Che tu sia un lavoratore pubblico o privato oppure un pensionato, la legge ti permette di restituire la somma avuta in prestito cedendo al finanziatore fino a un quinto della pensione o dello stipendio. In pratica, il datore di lavoro o l'ente previdenziale ti trattiene la rata dallo stipendio o dalla pensione e la versa al finanziatore.

La Cessione del Quinto dello stipendio è una forma di credito non finalizzato. Per credito non finalizzato si intende che non sei tenuto a specificare come spenderai i soldi.

Rispetto ad un normale finanziamento, il meccanismo della Cessione del Quinto segue particolari passaggi per ottenerla:

  1. Richiesta: il dipendente o il pensionato richiede la cessione, presentando la domanda corredata dei documenti necessari.
  2. Istruttoria: l'istituto procede all'istruttoria della domanda analizzando la documentazione per confermare i termini del preventivo e, qualora siano rispettati, ne interessa la compagnia assicurativa.
  3. Emissione polizza: l'assicurazione verifica la fattibilità della richiesta e, se ritiene il rischio sostenibile, emette la polizza a garanzia dell'operazione.
  4. Notifica: il contraente sottoscrive il contratto che dev'essere portato a conoscenza del datore di lavoro attraverso una notifica.
  5. Emissione benestare: il datore di lavoro riceve il contratto, verifica che rispetti i termini di legge e predispone il pagamento della rata a far data da una certa retribuzione, informando del buon fine l'istituto erogante con una comunicazione di benestare.
  6. Erogazione: la ricezione del benestare determina l'erogazione della richiesta.

Sebbene la procedura comporti dei tempi istruttori più lunghi rispetto ad un prestito personale, la possibilità di potervi accedere anche in presenza di segnalazioni su banche dati compensa le tempistiche maggiori. Inoltre, la Cessione del Quinto offre vantaggi come tassi d'interesse fissi e rate costanti.

Chi può richiedere la Cessione del Quinto?

I requisiti richiesti per accedere a questa forma di credito personale sono:

Per i titolari di reddito da lavoro dipendente:
  • Residenza Italiana
  • Età minima 18 anni
  • Assicurabilità dell'azienda se si è dipendenti di un'azienda privata.
Per i pensionati:
  • Età non superiore agli 87 anni non compiuti al momento della scadenza del finanziamento
  • Pensione con un importo minimo (quello stabilito annualmente per legge) al netto della quota cedibile.

Quanto si può chiedere in prestito e qual è la durata del rimborso?

La somma massima del prestito viene stabilita sulla base dell'importo dello stipendio o della pensione. La durata del rimborso va da un minimo di 2 anni a un massimo di 10 anni.

Il finanziamento è rinnovabile, ma a determinate condizioni:

  • se è decorso un limite minimo di tempo pari ai 2/5 dell'intera durata del prestito iniziale, ovvero se hai rimborsato almeno il 40% del numero delle rate previste;
  • Anche prima che sia decorso il 40% del piano di ammortamento, se vuoi rinnovare, per una sola volta, un'operazione di durata pari a 5 anni con una di 10 anni.

Se sei un pensionato puoi richiedere la cessione di un solo quinto, perché sulla pensione si può fare una sola trattenuta, il cui valore non può superare il quinto della somma mensile percepita.

Se sei un dipendente puoi chiedere un finanziamento più alto perché puoi cedere un ulteriore quinto del tuo stipendio, ovvero sullo stipendio è possibile fare due trattenute. In questo caso, oltre alla Cessione del Quinto, dovrai stipulare con il finanziatore anche il contratto di "delegazione di pagamento".

Il datore di lavoro è tenuto ad aderire alla Cessione del Quinto mentre è libero di aderire o meno alla delegazione di pagamento.

Che differenza c'è tra Cessione del Quinto e Delega?

La Delega di pagamento, altrimenti detta doppio quinto o prestito delega, è un prestito personale con trattenuta alla fonte sulla busta paga del tutto analogo alla cessione: differisce dal prestito con cessione del quinto, in quanto necessita dell'accettazione del datore di lavoro. Se dunque la cessione del quinto è un diritto del lavoratore, la delega di pagamento diventa possibile solo se il datore di lavoro la accetta.

La presenza della delega di pagamento, se abbinata alla cessione, può essere uno strumento di credito con il quale è possibile ottenere cifre elevate, in rapporto ovviamente alla retribuzione percepita, potendo impegnare il 40% della retribuzione netta per un massimo di 10 anni.

È necessario, tuttavia, fare una distinzione in relazione alla tipologia dei richiedenti:

Per i pensionati si parte dal dato di fatto che l'INPS non accetta deleghe per i suoi assistiti per preservarne la capacità reddituale e limitare l'indebitamento, considerato che la presenza in contemporanea di cessione e delega può comportare un peso sulla retribuzione netta fino al 40% di questa.