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Deleghe di Pagamento

Delegazione di Pagamento:
La soluzione per aumentare la tua liquidità

Hai bisogno di una maggiore flessibilità finanziaria e vuoi affiancare un'altra forma di finanziamento alla tua Cessione del Quinto? La Delegazione di Pagamento è la soluzione ideale per te.

I vantaggi della Delegazione di Pagamento:

  • Puoi affiancarla alla Cessione del Quinto per ottenere importi maggiori e una maggiore liquidità.
  • Rata complessiva fino al 40% del tuo stipendio (inclusa l'eventuale Cessione del Quinto), per avere il massimo della flessibilità.
  • Durate da 24 a 120 mesi, scegli tu la soluzione migliore per le tue esigenze.
  • Ampia rete di convenzioni: In qualità di agenti Prexta SpA, disponiamo di numerose convenzioni aziendali per l'erogazione.

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Che cos'è la Cessione del Quinto?

La Cessione del Quinto è un credito non finalizzato, garantito dal reddito del richiedente (dipendente o pensionato).

La Cessione del Quinto è quindi un prestito garantito, riservato a lavoratori dipendenti e pensionati e il finanziamento si estingue attraverso la trattenuta diretta dal netto in busta paga / pensione di una rata mensile pari, al massimo, ad un quinto dello stipendio o della pensione.

Come funziona la Cessione del Quinto?

Che tu sia un lavoratore pubblico o privato oppure un pensionato, la legge ti permette di restituire la somma avuta in prestito cedendo al finanziatore fino a un quinto della pensione o dello stipendio. In pratica, il datore di lavoro o l'ente previdenziale ti trattiene la rata dallo stipendio o dalla pensione e la versa al finanziatore.

La Cessione del Quinto dello stipendio è una forma di credito non finalizzato. Per credito non finalizzato si intende che non sei tenuto a specificare come spenderai i soldi.

Rispetto ad un normale finanziamento, il meccanismo della Cessione del Quinto segue particolari passaggi per ottenerla:

  1. Richiesta: il dipendente o il pensionato richiede la cessione, presentando la domanda corredata dei documenti necessari.
  2. Istruttoria: l'istituto procede all'istruttoria della domanda analizzando la documentazione per confermare i termini del preventivo e, qualora siano rispettati, ne interessa la compagnia assicurativa.
  3. Emissione polizza: l'assicurazione verifica la fattibilità della richiesta e, se ritiene il rischio sostenibile, emette la polizza a garanzia dell'operazione.
  4. Notifica: il contraente sottoscrive il contratto che dev'essere portato a conoscenza del datore di lavoro attraverso una notifica.
  5. Emissione benestare: il datore di lavoro riceve il contratto, verifica che rispetti i termini di legge e predispone il pagamento della rata a far data da una certa retribuzione, informando del buon fine l'istituto erogante con una comunicazione di benestare.
  6. Erogazione: la ricezione del benestare determina l'erogazione della richiesta.

Sebbene la procedura comporti dei tempi istruttori più lunghi rispetto ad un prestito personale, la possibilità di potervi accedere anche in presenza di segnalazioni su banche dati compensa le tempistiche maggiori. Inoltre, la Cessione del Quinto offre vantaggi come tassi d'interesse fissi, rate costanti e una maggiore tranquillità grazie alla copertura assicurativa inclusa.

Chi può richiedere la Cessione del Quinto?

I requisiti richiesti per accedere a questa forma di credito personale sono:

Per i dipendenti:
  • Contratto a tempo indeterminato
  • Residenza Italiana
  • Età compresa tra 18 e 63 anni
  • Assicurabilità dell'azienda se si è dipendenti di un'azienda privata.
Per i pensionati:
  • Età non superiore ai 90 anni al momento della scadenza del finanziamento
  • Pensione con un importo minimo (quello stabilito annualmente per legge) al netto della quota cedibile.

Quanto si può chiedere in prestito e qual è la durata del rimborso?

La somma massima del prestito viene stabilita sulla base dell'importo dello stipendio o della pensione. La durata del rimborso va da un minimo di 2 anni a un massimo di 10 anni.

Il finanziamento è rinnovabile, ma a determinate condizioni:

  • se è decorso un limite minimo di tempo pari ai 2/5 dell'intera durata del prestito iniziale, ovvero se hai rimborsato almeno il 40% del numero delle rate previste;
  • se vuoi rinnovare un'operazione di durata pari od inferiore a 5 anni con una di 10 anni.

Se sei un pensionato puoi richiedere la cessione di un solo quinto, perché sulla pensione si può fare una sola trattenuta, il cui valore non può superare il quinto della somma mensile percepita.

Se sei un dipendente puoi chiedere un finanziamento più alto perché puoi cedere un ulteriore quinto del tuo stipendio, ovvero sullo stipendio è possibile fare due trattenute. In questo caso, oltre alla Cessione del Quinto, dovrai stipulare con il finanziatore anche il contratto di "delegazione di pagamento".

Il datore di lavoro è tenuto ad aderire alla Cessione del Quinto mentre è libero di aderire o meno alla delegazione di pagamento.

Che differenza c'è tra Cessione del Quinto e Delega?

La Delega di pagamento, altrimenti detta doppio quinto o prestito delega, è un prestito personale con trattenuta alla fonte sulla busta paga del tutto analogo alla cessione: differisce dal prestito con cessione del quinto, in quanto necessita dell'accettazione del datore di lavoro. Se dunque la cessione del quinto è un diritto del lavoratore, la delega di pagamento diventa possibile solo se il datore di lavoro la accetta.

La presenza della delega di pagamento, se abbinata alla cessione, può essere uno strumento di credito con il quale è possibile ottenere cifre elevate, in rapporto ovviamente alla retribuzione percepita, potendo impegnare il 40% della retribuzione netta per un massimo di 10 anni.

È necessario, tuttavia, fare una distinzione in relazione alla tipologia dei richiedenti:

I dipendenti statali e pubblici, una volta avuto il parere positivo dell'amministrazione pagante, non hanno in genere problemi nell'ottenere la Delega anche per il quinto massimo.

Per i dipendenti privati bisogna necessariamente capire se il TFR accantonato abbia una consistenza tale da contenere, sia la Cessione del Quinto che la delega, il tutto rapportato all'indice di affidabilità del datore di lavoro, essendo colui il quale prende su di sé l'obbligo del pagamento delle rate.

Per i pensionati invece si parte dal dato di fatto che l'INPS non accetta deleghe per i suoi assistiti per preservarne la capacità reddituale e limitare l'indebitamento, considerato che la presenza in contemporanea di cessione e delega può comportare un peso sulla retribuzione netta fino al 40% di questa.